Come ogni essere vivente, anche il bombo ha il suo ciclo biologico e le colonie impiegate per l’impollinazione naturale delle colture hanno una durata limitata (5-7 settimane).
Cosa dovrebbero fare gli agricoltori per “smaltire” le arnie utilizzate dai loro bombi? E se le deponessero in natura?
È questa l’idea che Bromotirrena suggerisce ai suoi clienti.
“Quando vendiamo le nostre arnie Super B, offriamo agli agricoltori tutto il supporto necessario in termini di informazioni e assistenza post-vendita per il corretto posizionamento, la gestione e la cura dei bombi all’interno di serre o in campo aperto.” racconta Armando Antonelli, titolare di Bromotirrena e primo in Italia ad allevare colonie di bombus terrestris per promuovere l’impollinazione naturale. “Spieghiamo modalità e accortezze, grazie alle quali la vita degli insetti impollinatori potrà integrarsi perfettamente con un’agricoltura responsabile e una gestione fitoiatrica consapevole: assicurare ai bombi le migliori condizioni di vita, infatti, è il prerequisito indispensabile affinché svolgano bene il loro compito!”
Accade così che, una volta completato il ciclo biologico della colonia, siano gli stessi agricoltori a voler essere protagonisti di un piccolo gesto, concreto e simbolico al tempo stesso, per promuovere il benessere e la salvaguardia degli impollinatori.
CONOSCIAMO IL CICLO BIOLOGICO DEI BOMBI
In primavera, quando le temperature si scaldano e compaiono le prime fioriture, le regine escono dai ricoveri in cui hanno trascorso l’inverno in ibernazione. Per alcuni giorni si dedicano incessantemente a nutrirsi di polline e nettare; poi passano alla ricerca di un sito ideale per la costruzione del nido. All’interno di vecchie tane di piccoli mammiferi o nidi d’uccello abbandonati, sottoterra o nei tronchi d’albero… la vita della nuova colonia comincia in una piccola cavità, dove la regina ammassa una riserva di polline e vi depone sopra le prime uova.
Lo sviluppo dei bombi avviene attraverso quattro stadi: uovo, larva, ninfa e infine adulto. Per raggiungere la maturità impiegano 22 giorni se sono operaie, 26 se sono maschi, 30 se sono regine. Nella fase iniziale della colonia nascono solo operaie, le quali aiuteranno la regina nell’ampliamento del nido e nella cura della covata e, soprattutto, la sostituiranno nell’attività di bottinamento, affinché lei possa restare al sicuro e dedicarsi esclusivamente alla deposizione delle uova.
Si arriva così al periodo di massima espansione della colonia: il numero di esemplari cresce progressivamente, fino a quando non raggiunge la giusta densità di popolazione.
A questo punto nascono i primi sessuati, i maschi: essi abbandoneranno presto il nido, dove non hanno alcuna funzione specifica, poichè il loro fine ultimo è l’accoppiamento. Compaiono anche le nuove regine, che si sviluppano grazie a un’alimentazione più ricca e, dopo lo sfarfallamento, escono dal nido per accoppiarsi.
Mentre inizia il declino della vecchia regina e della sua colonia, si generano i presupposti per la creazione di nuove colonie e la nascita di migliaia di bombi impollinatori.
DALL’IMPOLLINAZIONE NATURALE ALLA TUTELA DEGLI IMPOLLINATORI
Nelle arnie artificiali di bombi allevati in biofabbriche come Bromotirrena, il ciclo di vita degli insetti impollinatori viene ricreato rispettando esattamente il modello naturale. Il loro impiego è ormai una pratica consolidata in tutte le zone orticole d’Europa, Asia e Nord Africa ed ha assunto un ruolo assolutamente strategico sia per colture protette (soprattutto pomodoro, fragola, peperone, melanzana, zucchino, melone…) che per colture in pieno campo (kiwi, albicocco, avocado, susino…).
L’impollinazione naturale con i bombi è rapida e uniforme e la perfetta allegagione dei fiori aumenta la produzione, migliora la pezzatura e la forma dei frutti.
I bombi, infatti, praticano un’intensa attività di bottinamento, ossia di raccolta del nettare e del polline per il nido, utilizzando l’apparato boccale non solo per succhiare, ma anche per scuotere i fiori in modo che ne rilascino grandi quantità. Questa specie di vibrazione, chiamata “buzz pollination”, fa sì che il polline venga in parte raccolto dall’insetto, in parte si attacchi anche alla sua peluria e venga trasportato di fiore in fiore.
Come però avviene in natura, anche le colonie che vivono in arnie artificiali seguono le varie fasi di sviluppo, crescita e declino.
Deporre le arnie utilizzate in natura consente di liberare le nuove regine, dando loro l’opportunità di creare nuove colonie.
“Al momento opportuno è importante scegliere il luogo giusto all’aperto in cui posizionare l’arnia, in modo tale che sia protetta dalla luce diretta del sole e rialzata da terra. – spiega il dott. Antonelli – Da essa le neo-regine potranno uscire per accoppiarsi, trovare rifugio in cui ibernarsi nei mesi freddi e infine risvegliarsi a primavera per ricominciare il ciclo… “
LA FORZA DELLE LEGGI DI NATURA AL SERVIZIO DELL’AGRICOLTURA
Bromotirrena è un’azienda italiana, a gestione familiare, che crede nell’agricoltura biologica, responsabile e sostenibile e promuove l’impiego di insetti utili per ridurre il danno ambientale causato da fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici.
Dal 2001 produciamo e commercializziamo un tipo di arnia di bombus terrestris, chiamata Super B.
Il ciclo di vita naturale dei bombi viene interamente riprodotto all’interno dei nostri stabilimenti, a Fondi (LT).